Molto di più di un semplice orecchino |
Oggi parliamo di piercing alle orecchie.
Se volete farvi sforacchiare e avete paura delle conseguenze sociali (soprattutto in ambito lavorativo sappiamo che i piercing non sono ben visti), un piercing all'orecchio è da prendere in considerazione. Questa tipologia infatti è quella più accettata a livello sociale e raramente vi faranno problemi per un orecchio bucherellato, a patto che non sia eccessivo.
Vista la forma complessa dell'orecchio, ci sono moltissimi tipi diversi di piercing che si possono praticare su di esso. Ad eccezione della zona del lobo, l'orecchio è costituito di cartilagine: questo implica che i piercing non si chiuderanno mai, anche dopo anni lasciati senza gioiello. Potrà formarsi un nuovo strato di pelle sopra al foro, ma la cartilagine rimarrà bucata.
Gli aghi utilizzati in media per forare la cartilagine sono più grossi di quelli impiegati per i tessuti molli, e i tempi di guarigione di questi piercing è più lungo.
Avete l'imbarazzo della scelta |
Il lobe è il piercing più comune al mondo, e forse anche l'unico socialmente accettato. E' il classico "orecchino", un foro che trapassa il lobo dell'orecchio. Essendo l'unico piercing praticato in una parte carnosa e non cartilaginea, è anche l'unico (insieme alla sua versione trasversale) che può effettivamente richiudersi se lasciato a lungo senza gioiello.
Spesso questo piercing viene sottovalutato e generalmente viene eseguito in gioielleria o farmacia con la maledetta pistola sparaorecchini. Se mi seguite da un po', sapete quanto io ce l'abbia in odio e perché non dovreste mai farvi sforacchiare nessuna parte del corpo con quel fottuto arnese. Nemmeno i lobi.
2. Transversal lobe
Decisamente meno comune, trapassa in senso orizzontale il lobo dell'orecchio. Il piercer deve valutare se il lobo è spesso abbastanza per evitare lacerazioni e rigetti. Visto lo spessore di carne da attraversare ha un tempo di guarigione mediamente lungo ed è ovviamente più doloroso di un lobe classico
3. Helix (o rim)
Anche questo piercing è molto comune, e anche questo viene spesso eseguito con la pistola. Il foro trapassa l'elice dell'orecchio, ovvero la parte cartilaginea superiore. Se eseguito con l'ago non è particolarmente doloroso mentre se fatto con la pistola il dolore aumenta sensibilmente (cosa che fanno soprattutto le fighette per risparmiare soldi... non fate le fighette, rispettate il vostro corpo e andate da un piercer e non da un macellaio). Durante l'aftercare va prestata particolare attenzione: la posizione dell'helix lo mette in continuazione a contatto con i capelli ed è necessaria una pulizia adeguata per evitare complicazioni.
4. Anti-helix (o forward helix)
Posizionato all'estremità dell'elice, vicino alla congiunzione di orecchio e testa, è poco comune e spesso non di facile esecuzione, viste le dimensioni ridotte della zona da forare e lo spessore della cartilagine. Viene in contatto con i capelli e la zona interna è soggetta ad accumuli di grasso. Non lo consiglierei ai "novizi".
5. Tragus
Ultimamente ne vedo parecchi. Il tragus (o trago) è praticato nel triangolino cartilagineo che protegge l'accesso al canale uditivo. La cartilagine spessa assicura una posizione solida per un piercing, e non ci sono rischi di rigetto, ma internamente è soggetto ad accumulare sporco. Tenete conto anche che un piercing in questa zona potrebbe rendere difficile indossare gli auricolari (che vi dovrete scordare comunque per tutto il periodo di guarigione).
6. Anti tragus
Più raro del tragus, viene eseguito nel triangolo cartilagineo posizionato al di sopra del lobo ed è relativamente più semplice da mantenere pulito. Difficilmente dà problemi di rigetto, ma come per il trago può compromettere l'utilizzo di auricolari.
7. Inner conch (o shell)
Questo piercing sta crescendo in popolarità, anche se al momento dell'esecuzione si sente un bel pizzico. La cartilagine da bucare è spessa ed è necessario che il piercer usi un ago con un buon diametro. Si colloca al centro della cartilagine dell'orecchio, allo sbocco del canale uditivo.
8. Outer conch
Di più rapida esecuzione, semplice da mantenere pulito e più discreto a vedersi (utilizzando un gioiello poco vistoso), è collocato su un punto qualsiasi della cartilagine "piatta" del padiglione auricolare. A volte viene posizionato abbastanza in alto, ma fintantoché la parte forata è piatta e non si spinge all'interno della piega dell'elice viene considerato comunque un conch.
Con tanta pazienza è possibile dilatarlo.
Se non avete un minimo di esperienza questi evitateli |
9. Rook
Abbastanza doloroso e di difficile esecuzione, il rook è eseguito attraverso l'antielice dell'orecchio e attraversa diversi stati cartilaginei. Non è sempre possibile eseguirlo, talvolta la zona interessata non è abbastanza sporgente. Starà alla competenza del piercer giudicare se eseguirlo oppure no (un rook eseguito male può comportare lacerazioni e deformazione progressiva dell'orecchio).
10. Snug
Simile per certi versi all'helix, è eseguito attraverso l'anello cartilagineo inferiore dell'orecchio. Come il rook non sempre può essere eseguito in sicurezza, e il foro non è mai profondo. Si tratta quindi di un piercing delicato che può lacerarsi e che richiede gioielli molto piccoli.
11. Daith
Posizionato nella parte più interna dell'orecchio, il daith si esegue perforando con un ago ricurvo la sporgenza cartilaginea al di sotto dell'antielice dell'orecchio.
Non è profondo e può dare problemi di rigetto, pulizia ed esecuzione, oltre a richiedere gioielli piccoli e sottili.
La famigliola degli industrial |
L'industrial è un piercing "doppio" che consiste in due helix collegati da una barra lunga. I fori devono essere eseguiti con precisione millimetrica per essere perfettamente allineati, altrimenti si può andare incontro a gonfiore, lacerazione e deformazione dell'orecchio. Il tempo di rimarginazione è davvero lungo, può protrarsi fino ad un anno e la pulizia non è sempre agevole.
13. Vertical industrial
La versione "verticale" è ancora più difficile da effettuare, dato che i fori sono più distanti tra loro e quindi allinearli è più complesso.
Ci sono numerose varianti, che vanno da un'asta inclinata a una perfettamente verticale. La possibilità di esecuzione di queste varianti dipende molto dalla conformazione dell'orecchio.
a. Entrambi i fori passanti per l'elice dell'orecchio
b. Foro superiore attraverso l'elice e inferiore attraverso la conca
c. Entrambi i fori attraverso la conca
d. Foro superiore attraverso l'elice, foro inferiore attraverso la conca, più due fori attraverso l'antielice (combinazione di vertical industrial e rook, decisamente il più ostico e doloroso).
Gioielli
I piercing alle orecchie sono davvero tanti, e c'è una possibilità di sbizzarrirsi con i gioielli quasi illimitata. Potete giocare con un'enorme quantità di forme, colori e materiali differenti, per creare un effetto unico e personale.
Ce n'è per tutti i gusti |
La barbell si adatta all'helix, all'anti-helix ed è l'ideale per un transversal lobe. Non è particolarmente indicata per il lobe e per il conch soltanto per fattori estetici, ma se è abbastanza corta la si può benissimo utilizzare. Si può indossare su uno snug o un rook, se sono stati eseguiti con aghi dritti.
2. Curved babell
E' l'ideale per rook, snug e daith, soprattutto se in bioplast (quindi leggermente flessibile). Fa una bella figura anche su helix e anti-helix.
3. Circular barbell
Ottima per il lobe, l'anti-helix e l'inner conch. Si può adattare a snug, rook e daith se i fori praticati sono abbastanza curvi o si possiede una cartilagine elastica. Su tragus e anti-tragus potrebbe risultare fastidiosa, mentre su inner conch ed helix potrebbe girarsi in modo da nascondere gran parte del gioiello.
4. Spiral barbell
Ottima per concatenare due lobe, helix o outer conch.
5. Corkscrew
Ce ne sono di vari tipi, con più o meno "giri di vite", e si usano per concatenare una serie di helix, lobe o outer conch.
6. Captive bead ring
Quando si parla di piercing alle orecchie, questo è il gioiello più versatile. Scegliendo il diametro adatto, fa una bella figura su uno qualsiasi dei piercing di cui abbiamo parlato, ad eccezione del transversal lobe e dell'industrial, sia orizzontale che verticale (per snug, rook e daith vale quanto già detto per la circular barbell). Su trago e antitrago può impedire l'uso degli auricolari se di diametro eccessivo.
7. Labret stud
Lo stud si adatta bene al lobe, all'helix, all'anti-helix e al conch.E' l'ideale per un tragus o un anti-tragus, in quanto permette di indossare comodamente gli auricolari.
8. Industrial barbell
E' l'unico gioiello adatto per l'industrial orizzontale e verticale. Ne esistono di molti tipi, più o meno decorati, sta a voi scegliere la lunghezza e il modello adatti.
Aftercare
I tempi di guarigione variano abbastanza da un piercing all'altro, l'industrial è quello più lento a guarire, mentre il lobo è quello più rapido. Tutti i piercing cartilaginei comunque sono abbastanza fastidiosi e con una rimarginazione lenta, mettetevi nell'ordine delle idee di dormire in modo da non posare l'orecchio con il foro in via di guarigione al cuscino per minimo un mese.
Nel frattempo, tenete i capelli puliti (scegliete uno ahampoo delicato e diluitelo con acqua) e lavate spesso le orecchie per evitare accumuli di grasso e cerume. Per chi avesse i capelli lunghi, valutate l'opzione di tenerli raccolti o almeno sollevati dal alto interessato per più tempo possibile nell'arco della giornata.
Il gioiello che verrà inserito dal piercer è più lungo del normale, per permettere all'area di gonfiarsi liberamente (il gonfiore è normale). Aspettate che la guarigione sia a buon punto prima di sostituirlo, meglio se consultate il piercer chiedendogli un parere ed eventualmente una mano per la prima sostituzione. Abbiate pazienza.
Nel frattempo, durante il periodo di guarigione, procedete pulendo il gioiello due volte al giorno.
Per la pulizia, potete usare un sapone antibatterico/germicida delicato che dovrete comunque diluire con acqua(compratelo in farmacia, non al supermercato).
Insaponate l'area in modo che le crosticine che si saranno formate si ammorbidiscano, per poi rimuoverle con delicatezza. Se non dovessero venire via, lasciatele lì. Fate scorrere il gioiello per detergere l'interno del foro, lasciate agire uno o due minuti, quindi sciacquate sotto acqua corrente, continuando a muovere il gioiello, per togliere tutte le tracce di sapone.
Asciugate bene tamponando con garze o altro materiale sterile.
In sostituzione (o in concomitanza) potete fare degli impacchi di soluzione salina poco concentrata (leggasi: acqua e sale marino -non iodato-), che stimola la circolazione del sangue e velocizza la cicatrizzazione. Imbevete una garza di soluzione e lasciatela sul piercing per qualche minuto. Sciacquate e asciugate.
Evitate di:
• Toccare il gioiello con le mani sporche
• Pulirlo con l'acqua ossigenata (erode i tessuti ritardando la cicatrizzazione)
• Applicare pomate di qualsiasi genere (non fanno respirare il foro)
• Utilizzare gel o lacca nell'area circostante
L'angolo delle controindicazioni
L'orecchio è un punto del corpo delicato, andando a forare i posti sbagliati possono insorgere seri problemi (primo fra tutti la deformazione del padiglione auricolare, ma c'è anche di peggio).
La maggior parte delle complicazioni sono derivate dall'esecuzione grossolana del piercing o dal posizionamento scorretto dello stesso, tutte cose che si possono evitare rivolgendosi ad un piercer professionista e utilizzando gioielli adeguati.
La maggior parte di questi piercing richiede una pulizia particolarmente accurata e non sempre facile, oltre a una buona dose di pazienza e sopportazione.
Ricordate:
Per tutelare la vostra salute e la buona riuscita del piercing,
rivolgetevi sempre a professionisti.
Spenderete di più, ma sarete tutelati da materiali di qualità,
servizio professionale e ambiente perfettamente sterile.