Il Campo dell'Arcobaleno

Poetico, filosofico e psicologicamente brutale
"Una volta Zhuang Zi sognò d’essere una farfalla,
che volava qua e là, felice di se stessa,
e senza sapere d’essere Zhuang Zi.
Quindi si svegliò, e gli sembrava d’essere, senza dubbio, Zhuang Zi.
Ora però non sapeva piú se fosse Zhuang Zi
che aveva sognato d’essere una farfalla,
o una farfalla che sognava d’essere Zhuang Zi.
"

Oggi riciclo una vecchia recensione, con il timore che vada persa nei meandri del computer (prima era sul mio vecchio blog di recensioni manga che ho cancellato per la poca costanza con cui ci scrivevo), e vi parlo di uno dei miei fumetti preferiti di uno dei miei autori preferiti, Inio Asano. E il titolo è Il Campo dell'Arcobaleno.

Parlarvi della trama sarà difficile, perché non esiste una trama vera e propria. E' un grande intreccio costituito dalle vite e dai ricordi dei numerosi personaggi.
Il manga inizia nel presente, per poi saltare continuamente tra presente e passato.
Ci vengono presentati dei bambini, tutti molto diversi tra loro e ognuno a suo modo speciale, li ritroviamo nel presente e viviamo attraverso i loro ricordi. Ricordi che però sono spesso frammentari e illusori. Li vediamo crescere, sperare, affrontare i propri scheletri nell'armadio e affrontare quelle memorie che, come tutte le memorie dei giorni d'infanzia, spesso ci rendono un quadro distorto di ciò che è davvero successo.
Filo conduttore del racconto è il Campo dell'Arcobaleno che dà il titolo al volume, che non è altro se non uno spiazzo erboso sulle rive di un fiumiciattolo, o per meglio dire uno scolo, risalendo il quale si accede ad una galleria buia attorno alla quale circolano strane leggende.

Ci troviamo di fronte ad un titolo molto particolare.
Richiede una buona concentrazione e, possibilmente, più di una lettura per goderlo appieno, in quanto le interpretazioni sono molteplici, e fino a tre quarti del volume è difficile scorgere l'intreccio di fondo.
La narrazione è cruda, dura, violenta, così come i personaggi che spesso nascondono lati imprevisti della personalità.
I salti temporali nella trama sono imprevedibili e non dichiarati; possono rendere difficile la lettura; ma alla fine l'autore riesce a tirare le fila magistralmente, chiudendo tutto con un finale incisivo e d'impatto. Non preoccupatevi quindi, tutto sarà spiegato... e lasciato a voi perché ne traiate le vostre conclusioni.
Le atmosfere sono oniriche, sfuggenti, non ci sono quasi dialoghi, solo brevi monologhi che lasciano sempre il senso di incompiuto, di un pensiero a fior di labbra rimasto inespresso.

I personaggi di sicuro sono ben costruiti, ma la forza del manga sta nell'intreccio più che in essi. Tuttavia, sono affascinanti ritratti dell'uomo comune, che dietro ad una faccia anonima e ad un comportamento conformato alle norme di "accettabilità" della massa può nascondere una personalità brutale, deviata, violenta o geniale.

I disegni sono molto curati e precisi, con una personalità moderna e tagliente.
I personaggi sono caratterizzati bene anche con pochi tratti e mantengono i tratti somatici tipicamente orientali. L'autore qui e là fa utilizzo del computer, ma non si nota per niente, è uno di quei casi dove i ritocchi virtuali si integrano perfettamente con il disegno, lasciando inalterato il sapore del umetto "classico", realizzato a mano.

Un titolo non per tutti, ma da provare assolutamente se si cerca un prodotto particolare o comunque fortemente distanziato dalla massa. Assolutamente non convenzionale. L'ho dovuto leggere un paio di volte per capirlo bene, i salti temporali a volte sono spiazzanti, ma nulla è lasciato al caso; si vede che dietro le quinte è stato tutto studiato minuziosamente.
Se passate in fumetteria e se avete la fortuna di trovarlo, portatelo a casa: questo librone nero costerà anche una decina di euro, ma vale più di venti numeri di un qualsiasi fumetto mainstream.