Passeggiata sotto la pioggia

Vi assicuro che è più costruttivo e utile di quanto pensiate

Dovrebbe arrivare la bella stagione, anzi, dovrebbe essere già arrivata. E invece fuori diluvia.
Un bel problema per molti cani, che si vedono costretti a rinunciare alla loro passeggiata quotidiana. Spesso poi diventa un problema anche per i proprietari, che si ritrovano con un animale che scoppia di energie, ascolta meno e distrugge tutto quello che gli capita a tiro.
Pioggia o no, il cane ha bisogno di muoversi.
La cosa si può risolvere tramite giochi di attivazione mentale, ideali per i giorni di pioggia. Oppure si può uscire lo stesso, per una bella passeggiata sotto alla pioggia, che è l'attività sulla quale volevo soffermarmi oggi.
Alla maggior parte dei cani importa poco che fuori piova. Per molti è anzi una condizione particolarmente stimolante. A patto che non stia venendo giù il diluvio universale, prendete seriamente in considerazione l'idea di munirvi di impermeabile o ombrello (l'ombrello solo nel caso abbiate un cane con una quantomeno discreta condotta al guinzaglio, altrimenti avrete bisogno di entrambe le mani per controllare adeguatamente il vostro compagno), e uscire lo stesso, in barba al maltempo.

I cani più adatti a questa attività sono in particolare tutte le razze da lavoro, i cani da caccia e quelli da acqua.
Parlando di gruppi FCI, tutti i cani del gruppo 1 (cani da pastore e bovari), 3 (terrier), 5 (cani di tipo spitz e primitivo), 6 (segugi e cani per pista di sangue), 7 (cani da ferma) e 8 (cani da riporto, da cerca e da acqua) accoglieranno con entusiasmo questa attività. Nel gruppo 2 (cani di tipo Pinscher e Schnauzer, molossoidi e Bovari Svizzeri), molte tra le razze più attive (schanuzer, boxer, rottweiler, leonberger, terranova ed altri ancora) hanno comunque un'ottima propensione alla passeggiata sotto la pioggia. Bassotti, levrieri e cani da compagnia sono in genere più restii, ma vale la pena provare (barboncini, affenpinscher e griffoncini di solito adorano questa attività).
Infine, la maggior parte dei meticci apprezzerà.

Se volete risparmiarvi un po' di lavoro di asciugatura, munitevi di una mantellina impermeabile per cani.
E ora cominciamo a vedere i benefici di questo tipo di passeggiata.

Un mondo nuovo
Il cane è un animale che si orienta soprattutto tramite il fiuto. La pioggia distorce gli odori, rendendo anche la strada sotto casa, che il cane conosce a memoria, un ambiente totalmente nuovo, pronto per essere esplorato con il naso.
Avremo quindi modo di offrire al nostro amico un'attività nuova senza andare in un posto diverso. E un cane intento ad esplorare e a decodificare odori sconosciuti o inusuali è un cane stimolato e attivato a livello mentale. Il che, a fine passeggiata, si traduce in un cane più stanco e tranquillo.
Non solo gli odori, ma anche i rumori cambiano. Le macchine diventano molto più rumorose, soprattutto quando passano sopra alle pozzanghere. Mettere in contatto un cane con rumori così particolari, che potrebbero risultare allarmanti, renderglieli familiari e metterlo nella condizione di gestirli tranquillamente contribuisce a renderlo un esemplare più equilibrato e più controllabile, aumentando la sua autostima.
Nel complesso insomma la passeggiata diventa impegnativa e stimolante: condividere con il nostro amico un'attività così intensa contribuisce a rafforzare il legame di fiducia, rispetto e complicità, oltre ad offrirci la possibilità di proporre i consueti esercizi di obbedienza (e magari qualche sfida di fiuto) in un ambiente impegnativo da gestire, aumentando la capacità di concentrazione del cane e la prontezza con la quale risponde alle nostre richieste.

Ci asciughiamo

Quando rientreremo dalla nostra passeggiata ovviamente Fido sarà bagnato fradicio, e non è il caso che entri in casa, lasciando dietro si sè una scia di fango e porcherie varie.
Abbiamo quindi la possibilità di insegnargli un comando nuovo.
Lasciamo il cane sotto al portico o in anticamera, dicendogli "ci asciughiamo" oppure "sei bagnato", e andiamo a prendere un asciugamano, impedendogli di entrare in casa o di andarsene dall'anticamera (in questo caso, per le prime volte, possiamo aiutarci legando il guinzaglio alla maniglia della porta o ad un altro punto fisso).
Gli permetteremo di andare sulla sua cuccia solo quando sarà asciutto (mai lasciarlo bagnato fradicio, se ci tenete alla sua salute!).
Nel tempo il nostro cane imparerà prima che "ci asciughiamo" significa che non può entrare in casa, poi collegherà il semplice fatto di essere bagnato al divieto di entrare, aspettandoci pazientemente anche solo quando ad essere bagnate saranno solo le zampe. Nella maggior parte dei casi sarà proprio lui a farci cenno sull'asciugamano, richiedendo di essere asciugato.
Niente più orme fangose in casa... un bella comodità.

Manipolazione fisica

Per noi l'asciugare il cane è una seccatura che pende tempo ed energie, ma per lui può rivelarsi un'attività piacevole rilassante e costruttiva.
Le prime volte, avendo noi e un invitante asciugamano a portata di bocca cercherà di saltarci addosso, leccarci o afferrare il telo. Ovviamente più impegnativa sarà stata la passeggiata, più il cane sarà stanco e meno voglia avrà di darci problemi.
Non agitiamolo, proponiamo l'asciugamano in modo tranquillo, facendoglielo fiutare. Se lo afferra, pronunciamo un fermo "no" oppure "lascia", alziamoci e allontaniamoci di un passo, riproponendo questo atteggiamento ad ogni reazione indesiderata, finché il cane non sarà tranquillo.
Quindi iniziamo ad asciugarlo, soffermandoci prima su quelle zone che, se manipolate, inducono nel nostro amico uno stato di piacere e calma: orecchie, ventre e interno coscia.
Procediamo con la gola e la schiena. Le zampe, parte del corpo che un cane non si lascia manipolare con accondiscendenza (soprattutto tra le dita), le prime volte le terremo per ultime.
Possiamo anche sfruttare l'occasione per insegnargli il comando "zampa", in modo che ci porga la zampa anteriore, pronunciando la parola quando solleviamo la parte interessata. Se si lascia asciugare le estremità senza agitarsi, ricompensiamo con un boccone, rinforzando così l'azione.
Questa procedura (che cercheremo di rendere più possibile simile ad un massaggio) rende al cane familiare e piacevole la manipolazione fisica (e associa al "ci asciughiamo" una conseguenza gradevole), e appaga il suo bisogno di contatto fisico con il proprietario.
Un cane che accetta serenamente questo tipo di contatto ci rende più facili tutta una serie di attività quotidiane: si lascerà spazzolare più serenamente, sarà più accondiscendente durante le ispezioni veterinarie e in caso di necessità potremo controllare il suo stato di salute (in futuro potrebbe essere necessario, ad esempio, ispezionare le zampe in caso di tagli o le orecchie in caso di otiti o corpi estranei).

Elettrodomestici rumorosi
Infine, possiamo approfittarne, dopo l'asciugatura, per mettere in contatto il cane con uno strumento spesso odiato: il phon.
Il phon produce un rumore forte e fastidioso e "tocca" il cane con un getto d'aria che, associato al rumore, risulta inaspettato e sgradevole.
Se abbiamo fatto un buon lavoro con l'asciugamano, il phon è superfluo, ma per il nostro amico è una bella sfida e possiamo proporgliela, ogni tanto, in modo costruttivo.
Cominciamo facendogli vedere l'attrezzo e lasciandoglielo annusare. Quindi, alziamoci e accendiamolo, facendo finta di asciugarci i capelli. Se il cane si agita ignoriamolo e continuiamo con l'operazione. Quando sarà tranquillo, usiamo su di lui il phon, a potenza minima e regolandolo sull'aia tiepida, non troppo calda, tenendolo a una distanza di quaranta centimetri o anche di più.
Se abbaia o si agita, non parliamogli nè accarezziamolo, ma rivolgiamo di nuovo lo strumento prima verso di noi e ripetiamo la prova. Se è tranquillo, continuiamo ad asciugarlo, aggiungendo magari un bocconcino.
come già detto, l'asciugacapelli è uno strumento superfluo. Ma l'esercizio (proposto saltuariamente, non a tutte le passeggiate) ha molti benefici.
Insegna al cane a non avere reazioni brusche di fronte ad avvenimenti inaspettati o oggetti "sospetti", rafforzando la sua capacità di autocontrollo e la sua autostima.Non solo, anche questo rende il legame tra noi e il nostro compagno più saldo e aumenta la fiducia che ripone in noi. Tutto di guadagnato.

In conclusione, la passeggiata sotto la pioggia è senza dubbio un'attività che richiede tempo, pazienza e una certa voglia di sporcarsi.
Ma visti tutti i benefici che può apportare, se fatta correttamente, al nostro rapporto con il nostro amico a quattro zampe e al suo equilibrio caratteriale, vale decisamente la pena di prendersi il tempo, di tanto in tanto, per tirare fuori dall'armadio dei vestiti "sporcabili", indossare l'impermeabile e avventurarsi comunque fuori dalla porta di casa.