Il gioco dell'amore -lettura-

La lettura odierna, una volta tantum le carte sono state cristalline

Credo che questo sarà l'ultimo post "concreto" del 2011 (vi farò gli auguri, si, ma saranno post sostanzialmente stupidi e senza succo, penso).
Quindi, volevo concludere in bellezza con una lettura di tarocchi fresca fresca, fatta oggi pomeriggio.
Ho scelto di pubblicarla, perché era da tempo che le carte non mi davano un responso così concreto, di solito sono molto più fumose, ma oggi sono state incredibilmente schiette.

Mi è stata chiesta una predizione generica in campo sentimentale (è una tra le più gettonate), e ho utilizzato uno schema creato appositamente a tale scopo.
Dopo aver mescolto il mazzo sette volte e fatto tagliare al richiedente, si dispongono tre coppie di due carte come in figura, riga per riga (quindi non procedendo secondo le colonne),  e una settima carta alla fine.
La prima coppia è il passato, la seconda il presente e la terza un futuro prossimo. La settima carta è un consiglio o un'analisi generica delle predisposizioni e possibilità del consultante.
E' uno schema semplice, immediato e di rapida consultazione, che mi trovo ad usare spesso.

Passiamo ad analizzare le carte uscite (in figura)

Prima coppia - il passato -
  • Il Re di Coppe: questo Re è particolarmente legato alla famiglia (come tutte le carte di Coppe). E' un padre, un compagno, una figura che dona amore.
  • Il Diavolo: si tratta di un arcano maggiore dal significato complesso. Indica in generale un pericolo o cattive compagnie, mette in guardia contro le tentazioni e gli eccessi, può indicare egocentrismo ma anche passione sfrenata, vizi, incredibili capacità.
Questa coppia indica che nel passato c'è stato un uomo molto importante e amato, probabilmente marito e padre di famiglia, ma forse non così responsabile. In alternativa, può esserci stata una malattia o un'inclinazione negativa del suo carattere che ha rovinato il rapporto.


Seconda coppia -il presente-
  • L'Imperatore rovesciato: un secondo arcano maggiore. Può sempre indicare un uomo, ma sarà opprimente, ossessivo e immaturo, un legame che impedisce la libera espressione.
  • La Torre: terzo arcano maggiore dello schema, molto forte e altrettanto negativo. La Torre crolla, indicando un errore, un crollo psicologico o fisico, un fallimento.
Questa coppia dice chiaramente che la situazione attuale non può andare avanti così. C'è un uomo nella vita della richiedente che la sta danneggiando e portando verso il collasso, un rapporto negativo sotto ogni aspetto. Due arcani maggiori di fila sono sempre un segnale molto forte.


Terza coppia -il futuro-
  • Il Cavaliere di Bastoni rovesciato: il Cavaliere porta sempre con sè notizie o viaggi, i bastoni di solito in ambito lavorativo. Come persona può essere un nuovo collega o capo, ma così rovesciato non promette una persona onesta.
  • Il Sei di Bastoni rovesciato: questa carta è un cancello, rovesciata è un cancello chiuso. Indica timore, timidezza, imbarazzo e ostacoli.
Questa coppia conclude con l'avvertimento di guardarsi dalle nuove conoscenze nell'immediato futuro. Ci saranno altri uomini, ma la richiedente non è affettivamente pronta per affrontare una nuova relazione.


Settima carta -quadro generale-
  • La Regina di Spade rovesciata: le Spade parlano sempre delle paure del consultante. La Regina indica una donna molto forte e sicura, rovesciata prende una punta di veleno.
La richiedente è stata ferita dal passato, ed ora è pronta a difendersi, anche facendo del male a chi dovesse essere troppo insistente. Gli scrupoli stanno venendo meno. Assolutamente non aperta ad una nuova relazione.

E questo è tutto. Sono estremamente soddisfatto di questa lettura, anche perché si sposa bene con quella fatta immediatamente dopo ad una persona vicina alla consultante per quanto riguarda il futuro (un cavaliere in ogni lettura, un viaggio in vista... assolutamente vero).
Concludo dicendo che per chi volesse provare questo sistema di lettura, è semplice da memorizzare ma offre un quadro abbastanza completo.

Biancaneve

Non è la Biancaneve delle favole, ma è ugualmente indimenticabile

Eccomi di nuovo a parlare di un prodotto Lush. Provato per caso, visto che non mi ispirava... ma me ne hanno dato un campioncino e che facevo, lo buttavo? Non si butta via nulla.
Ero scettico, non mi aveva mai attirato. Sarà perché non ha un profumo così intenso, sarà perché ha un aspetto un po' anonimo, rispetto a tutti gli altri saponi del negozio, che, con i loro colori stravaganti, praticamente ti urlano "Ehi! Ehi tu! Prendimiprendimiprendimi!!!".
E invece... è la prima volta che un sapone Lush mi sorprende a tal punto.
Ah, il camponcino incriminato era un pezzetto del sapone Biancaneve.

Lush ci dice:
Quando Lush era piccolina e festeggiava il suo primo Natale (era tutta emozionata e le brillavano gli occhi!) Biancaneve già c'era. Per noi Lushini è come una zia tanto amata: senza di lei, niente da fare, non è un vero Natale! Quando avrete provato le sue premurose cure idratanti per la pelle capirete perchè. Quest'anno è shicchissima, si è tutta ricoperta d'oro (ogni anno ci sorprende con le sue mise... se ne inventa sempre una nuova!). Quello che non cambia mai è il suo profumo di latte di mandorle. E' così buono che lo portiamo tutti nel cuore!

Se con il Fred ero rimasto sorpreso in negativo, questa volta è l'esatto contrario: non mi aspettavo nulla del genere.
Il profumo è irresistibile: è caldo, corposo, dolce ma non eccessivo o stomachevole. Che ne fa un prodotto abbastanza unisex, complice il fatto che dopo averlo usato permane sulla pelle solo un profumo lieve e accattivante, che scompare abbastanza in fretta. Insomma, non ve ne andrete in giro sapendo di mandorlato.
E usandolo, è stato una rivelazione.
Già dopo la prima volta si vedono gli effetti: nutre e idrata la pelle e la rende morbidissima e luminosa. Non è assolutamente aggressivo, quindi è adatto anche per chi ha la pelle delicata; oltre a questo crea una patina protettiva ideale per le giornate invernali. Quindi, fateci un pensierino se tendete a sgretolarvi in stile mummia.
E' un sapone molto morbido, quindi purtroppo si consuma in fretta... in compenso non ne serve tanto, il suo effetto lo fa anche con una sola passata. Ed è estremamente versatile: è ottimo per il viso, le mani, i piedi e il corpo.
In questi giorni lo sto usando combinato alla crema Sympathy for the Skin (un altra rivelazione di cui vi parlerò presto) e mi sento rimesso a nuovo.

Non ho altro da aggiungere se non: fantastico. Lo consiglio a tutti e senza riserve.
Ricordando ai ragazzi che non è il massimo per il partner accarezzare una raspa vivente (quindi si, usatelo anche voi). E, altra cosa interessante, proprio per la sua capacità di rendere morbida morbidissima la pelle, è fantastico per prevenire la maledizione dei peli della barba che ricrescendo si incarnano.

Cosa ci trovate dentro (esattamente):
Acqua (Aqua), Propylene Glycol, Olio di Colza; Olio di Cocco (Brassica napus; Cocos nucifera), Profumo (Parfum), Sodium Stearate, Sodium Lauryl Sulfate, Sodium Hydroxide, Diossido di Titanio (Titanium dioxide), Resina di Benzoino (Styrax tonkinensis pierre), Essenza Assoluta di Rosa (Rosa damascena), Essenza Assoluta di Cassia (Acacia farnesiana), Sale (Sodium chloride), EDTA, Tetrasodium Etidronate, Benzyl Benzoate, Brillantini Dorati (Golden Lustre).


Quanto vi costa:
100 grammi € 4,95
200 grammi € 9,90
A quanto ho capito, è un prodotto tipicamente invernale, mi sa che ne farò scorta... e poi, come già detto, finisce fin troppo in fretta!


LUSH.IT  
date un'occhiata al sito della Lush, mi raccomando,
è tutta robbba bbbuona per voi e per l'ambiente!

Olio di jojoba

Sembra olio ma non è, serve a darti l'allegria
 Pensavo che avrei avuto più tempo dopo Natale... e invece no.
Oltre a una commissione arrivata all'ultimissimo momento con scadenza breve, sono vittima dell'abbattimento post-Natale. Ed è psicofisico. Mi sento uno straccio ambulante.
Ma nonostante tutto, oggi mi va di condividere una cosetta interessante che ho scoperto da poco. In un certo senso ho scoperto l'acqua calda, ma pazienza.

Conoscete l'olio di jojoba? Io ne facevo già uso da un po', principalmente per massaggiare i lobi delle orecchie prima di procedere a dilatarli (si, mi piacciono i piercings e le dilatazioni ai lobi, ma alla fin fine mi sono rassegnato al fatto che ho i lobi di legno e non ci riuscirò mai), ma ignoravo tutte le numerose proprietà  di questo prodotto.

Innanzi tutto, cos'è quest'olio di jojoba? E' olio, direte voi. Eeeeeeh.... no. Non si tratta di olio, somiglia più alla cera liquida, prodotta dai semi di jojoba appunto, una pianta originaria della California e del Messico.
Ha una struttura molecolare particolare: non contiene glicerina, al contrario di tutti gli altri olii di semi. Questo piccolo dettaglio è fondamentale; permette infatti all'olio di essere assorbito molto più velocemente dalla pelle. Altra cosa apprezzabile è il fatto che sia praticamente inodore.
Infine, ha una leggera azione schermante contro i raggi solari. Più o meno come una crema solare a protezione 4.

Detto questo, che usi possiamo farne?
Come prima cosa, è fantastico applicato alla pelle screpolata o secca: stimola la circolazione e rende la pelle luminosa ed elastica. E' un idratante naturale, pieno di vitamine, ne bastano poche gocce sulla pelle pulita per rimettervi a nuovo. Si assorbe in fretta, basta un leggero massaggio, non sarebbe una cattiva abitudine usarne un po' dopo la doccia.
Si può utilizzare anche come rimedio contro macchie cutanee e simili, date le sue proprietà emollienti ed antinfiammatorie.
Insomma, provate un po' ad usarlo sulla pelle di corpo e viso ogni giorno, magari la sera prima di andare a dormire, anche se la vostra pelle non ha nessun tipo di problema di sicuro la grana migliorerà, sarà più compatta e luminosa. Non a quintali eh, come ho già detto ne basta davvero poco.

Sempre sulla pelle, si può usare come olio abbronzante. Essendo privo di componenti chimici, garantisce un'abbronzatura che più naturale non si può, che dura a lungo.

Si può usare anche sui capelli.
Si può pensare che ingrassi, e invece no. Anzi, ha la tendenza ad inglobare il sebo (il grasso della cute), ed è quindi ottimo per trattare i casi di cuoio capelluto grasso.
Questa proprietà (oltre a quelle già elencate, visto che gli effetti che ha sulla pelle li ha anche sui capelli), lo rendono perfetto per fare impacchi prima dello shampoo.
Basta spruzzarlo o versarlo sui capelli, pettinare bene per sciogliere eventuali nodi e distribuirlo uniformemente e lasciare agire per almeno una decina di minuti (il top sarebbe tenere l'impacco in posa per mezz'oretta). A questo punto, si può procedere a un lavaggio normale.
Un'altra soluzione è aggiungerne un po' nello shampoo o nel balsamo. Più pratico ma meno efficace.
In ogni caso, i capelli trattati con olio di jojoba risultano molto più lucidi, resistenti e nutriti, oltre ad essere protetti dal vento, dal freddo e via dicendo.
Si può mettere anche sui capelli asciutti, prima di andare a letto, o sulle punte subito dopo averli lavati. Poco eh, sempre poco.
Appesantisce i capelli? No, assolutamente, se fate le cose come si deve.

Infine, non è miracoloso ma il suo effetto ce l'ha lo stesso perfino sulle unghie. Quasi tutti(almeno spero) sano che le unghie sono fatte della stessa sostanza dei capelli... e quindi massaggiandole con l'olio di jojoba si possono rendere anche quelle più resistenti.

E questo è tutto! Ah si.. dove si trova questo olio/cera portentoso? In qualsiasi erboristeria, in molte farmacie e spesso anche in profumeria!

Creature nel cervello

Non fatevi ingannare: nel libro ci sono poche creature ma soprattutto pochissimo cervello

Oggi ho voglia di sfogarmi sparlando di un libro che mi ha fatto girare i cosiddetti a elica: Creature nel cervello, di Stephen R. George, annata 1989.
Avevo scritto già in precedenza che, vista la quantità di libri presenti nella collana Urania possono capitarti titoli belli, titoli brutti, titoli mediocri. Se non sai come cercare.
Ecco, questo non è un capolavoro, non fa nemmeno schifo.. ma non è nemmeno mediocre. Non è niente, solo irritante.
Cercherò di spiegarmi meglio, partendo dalla trama.
Una donna americana, dato che l'ex marito violentava la figlia di cinque anni, ha chiesto il divorzio e il marito è in prigione. Ma la piccola continua ad essere spaventata da qualsiasi uomo che veda in atteggiamenti anche minimamente intimi con la madre, la quale, dato che sembra essere costantemente in calore, si porta a casa un uomo dietro l'altro.
Lo psicologo della bambina propone alla madre una clinica particolare, nella quale stanno sperimentando una terapia nuova e lei, pensando di di fare il bene della figlia, acconsente. La clinica è un po' strana: è un grande stabilimento in riva a un lago, con pochi pazienti (tutti bambini) e dei bungalow per far soggiornare le famiglie. Oltre a questo, c'è una base militare lungo il sentiero che porta al complesso, e strani rumori provengono dal bosco circostante.
come ciliegina sulla torta, il marito viene scarcerato, ma vuole vendicarsi della moglie (non gli è andata giù una diffida del tribunale) e va in cerca di lei per tornare ad essere una famigliola felice.
Come trama non è male, vero?
Non cercavo un libro complesso, ma un passatempo da viaggio, sembrava più che adatto.
Ma santo cielo, lo sviluppo. E' lento, lento, lentissimo. Avete presente nei libri di King dove l'autore si dilunga sulla vita quotidiana dei personaggi? Ecco, anche George ci prova, ma non gli riesce molto bene. Assistiamo alla tizia che va in giro, va al lago, si mette la crema solare, va ai mercatini, ma soprattutto si fa viaggioni mentali sull'ultimo belloccio che ha incontrato (un dottore della clinica).
E tutto ciò è mortifero. Non aggiunge nulla alla trama o allo spessore del personaggio.
Sembra che la protagonista del libro sia una fantasia erotica della donna ideale dell'autore: bella, un po' lenta, madre affettuosa e iperprotettiva e al contempo sempre a caccia di uccelli. Da prendere a schiaffi. E più che sulla bambina, il libro ruota tutto attorno a questa tizia e alla sua voglia di banana. E poiché lei è uno stereotipo, anche su tutte le pippe mentali che si fa sull'uomo di turno.
Il marito non è meno irritante. E' ossessionato dalla figlia e completamente psicopatico, ossessivo e schifoso. Solo un'oca come la protagonista poteva mettersi assieme a lui.
Quindi, se lei da un alto è di un piattume sconcertante, lui dall'altro è esagerato all'ennesima potenza. Il dottore è una figurina senza carattere, e la bambina relegata in un angolino del libro mentre la madre copula -o cerca di copulare- in passaggi soft-erotici di infima categoria.
Di contro, la parte finale del libro è inaspettatamente interessante. Finalmente i mostri, finalmente l'azione!!! Finalmente... un altro uomo tra le braccia del quale cadrà la protagonista. E che stress, basta.

Cercavo un libretto di fantascienza/horror. Mi sono trovato tra le mani un romanzo che invece di Creature nel Cervello poteva benissimo intitolarsi Buchi nel Cervello.
Spero di avervi fatto passare la voglia di leggerlo.

Piante antistress

Io della camomilla la vorrei...

Come già detto, i millemila impegni pre natalizi mi stanno facendo impazzire, e non ho né tempo né stabilità mentale sufficienti a postare qualcosa di decente.
Proprio per la mia stabilità mentale vacillante, la tensione, lo stress, il mal di testa e i bruciori di stomaco (si, sono ridotto a un catorcio, yay) vi posto qualche rimedio naturale contro quanto appena citato. E di cui avrei bisogno anche io.
Sono tutte pianticelle facilmente reperibili in qualsiasi erboristeria che si possono mescolare a piacimento per creare i più svariati infusi e tisane. Ovviamente se ci aggiungete lo zucchero va un po' tutto a puttane, visto che è una sostanza che agisce come una vuvuzela sul nostro sistema nervoso.

VALERIANA
Questa supera perfino la camomilla. Agisce sul sistema nervoso centrale a livello di un sedativo e causa sonnolenza. E' praticamente un sonnifero, ma essendo naturale, non solo induce il sonno, ma ne migliora la qualità.

CAMOMILLA
La sempreverde, cara, vecchia, camomilla. Tutti sanno che induce il sonno... gli uomini lo hanno scoperto da quando raspavano la terra in cerca di tuberi, e da allora la si usa largamente. Ha anche un'azione antinfiammatoria, quindi se avete mal di stomaco da stress, dateci sotto di camomilla.

MELISSA
Un'erbetta davvero utile: favorisce il sonno, ma non solo. Aiuta la digestione, equilibra il battito cardiaco e pare che abbia anche un leggero effetto antidepressivo.

TIGLIO
O meglio, fiori di tiglio. Calmano i bruciori di stomaco, soprattutto se legati ad ansia o stress, favoriscono il sonno e sono ricchi in vitamina C. Penso che inizierò a farmi in vena di estratto di fiori di tiglio. Ne ho bisogno.

LAVANDA
Non serve solo a profumare i cassetti. E' sedativa a livello del sistema nervoso centrale e vegetativo, soprattutto in casi di stress, ansia, nervosismo e ipertensione, aiuta la digestione, calma i bruciori di stomaco. Che volete di più dalla vita?

BIANCOSPINO
I fiori di biancospino agiscono soprattutto a livello cardiaco, dilatano i vasi sanguigni favorendo la circolazione e calma le palpitazioni. Ma hanno anche un moderato effetto sedativo (ed è quello che mi interessa) sul sistema nervoso centrale. Particolarmente indicati in casi di nervosismo e ipersensibilità, in quanto riducono l'emotività, la tensione e migliorano la qualità del sonno.

FIORI D'ARANCIO
Questi non sono sedativi, ma rilassanti e calmanti. E danno un buon profumo all'infuso, che non guasta mai.

MALVA
Ecco una vera e propria panacea, di cui si usano sia i fiori che le foglie. Attenua mal di stomaco, mal di denti, raffreddore, mal di gola e tosse ed è zeppa di vitamine A, C, E e B. E... si, è anche sedativa, ma solo se si usano le foglie fresche.

E questo è tutto, per ora. Penso che farò un salto in erboristeria... ho bisogno di rilassarmi.

Holidays cocktails

Oggi cocktails per tutti

Come già detto è quasi Natale e lo stress mi ucciderà, prima o poi.
Spero di arrivare a capodanno, visto che è in programma una festicciola carina tra pochi intimi, e potrò cimentarmi di nuovo in una delle mie grandi passioni: preparare cocktails.
Fare il barman mi manca parecchio.
comunque, vsto che si è all'insegna del risparmio, ho fatto una cernita di bottiglie "da finire" tra quelle del mio piccolo bar personale, e mi sono messo a elaborare qualche drink per capodanno. Che ora condivido con voi.
Sbizzarritevi pure guarnendoli con bordi brinati, stecche di zucchero, frutta varia e chi più ne ha più ne metta!

GOOD PURPOSE
  • 6/10 Succo ananas
  • 4/10 Succo ace
  • Un cucchiaino di sciroppo di melograno
I buoni propositi per l'anno nuovo non prevedono alcolici. Quindi partiamo con una cosa tranquilla. Shakerate i succhi con abbondante ghiaccio finché l'ananas non diventa spumoso, versate in un bicchiere da long drink e aggiungete un goccio di granatina.

SANTA CLAUS
  • 3/10 Liquore di lampone
  • 4/10 Succo ananas
  • 3/10 Panna montata
  • Un cucchiaino di sciroppo di melograno
Continuiamo con uno di quei drink dolciosi che a me non piacciono ma che in media vengono grandemente apprezzati. Shakerate tutto con il ghiaccio, versate in un calice da vino rosso e guarnite con un altro po' di panna montata e un ulteriore goccio di granatina. Fate i buoni.

TROPICAL HOLIDAYS
  • 6/10 Succo ananas
  • 3/10 Liquore mango
  • 1/10 Rum bianco
Se l'inverno vi sta stretto, provate questo: shakerate tutto e versate in un bicchiere da long drink. Se vi va, guarnite con una fettina di arancia o qualche cubetto di ananas e immaginatevi su una spiaggia caraibica.

JOLLY DAY
  • 5/10 Aranciata
  • 3/10 Liquore di pesca
  • 2/10 Liquore lampone
Per un capodanno allegro, dolce e frizzantino, mescolate in bicchiere da long drink l'aranciata e il liquore alla pesca, quindi aggiungete il liquore al lampone e dategli una bella sfumatura rossastra.

CHOCOLATE PRESENT
  • 2/3 Liquore al cioccolato
  • 1/3 Vodka
Un piccolo regalo dolce dolcissimo, come un cioccolatino ripieno al liquore. Versate in un bicchiere da shot e gustatevelo in un colpo solo, oppure sorseggiatelo lentamente. Si sa, ognuno mangia i cioccolatini a modo suo.

BYE BYE
  • 1/5 Succo ace
  • 3/5 Liquore pesca
  • 1/5 Liquore lychee
 Un cocktail per dimenticare tutte le cose pessime successe in quest0ultimo anno e per salutare quelle buone. Versate in un old fashioned con ghiaccio, aggiungete una fettina di arancia e lasciatevi tutto alle spalle.

NEW YEAR IN MOSCOW
  • 4/5 Spumante
  • 1/5 Vodka liscia, o aromatizzata
Lo spumante non poteva mancare. Eccoci al pezzo forte: versate la vodka che preferite (liscia per gli stomaci forti, aromatizzata per tutti gli altri, o per chi vuole dare un tocco di colore), aggiungete lo spumante, guarnite con una ciliegina al maraschino e brindate all'anno nuovo!

Simon Tofield

"Prego introdurre cibo qui"

Tre giorni senza postare, lo so. Ma sono stati tre giorni di demolizione cerebrale. Manca poco a Natale, manca poco a Natale, manca poco a Natale.
E via a confezionare regali fatti a mano, a comprarne di confezionati da mani altrui e a spremersi le meningi. Che ansia gente. Che ansia allucinante.

Quindi, oggi parlo un po' di qualcosa di carino e rilassante.
Forse se vi dico "Simon Tofield" non vi verrà in mente nulla. Ma se invece vi dicessi "Simon's cat" di sicuro vi si accenderebbe una lampadina, a meno che non siate vissuti sotto una roccia. Bene, se siete vissuti sotto ad una roccia, ora ne verrete fuori (ne vale la pena).

Simon Tofield è un animatore britannico, attualmente direttore del settore animazione della Tandem Films, e  le sue animazioni sono diventate dei veri e propri video virali nel web.
Tofield utilizza Flash per il montaggio, ma il metodo principale è il caro vecchio frame by frame (ovvero immagini leggermente diverse l'una dall'altra che viste in sequenza danno l'impressione del movimento... banana). I movimenti sono fluidissimi (per realizzare un secondo di animazione sono impiegati dai 15 ai 25 fotogrammi), e Tofield ha uno stile personale e inconfondibile che dà il suo meglio nel bianco e nero. Lui stesso afferma di aver iniziato a disegnare fumetti fin da giovanissimo... e si vede.

Ma venendo al sodo: che ci propone Simon?
Nient'altro che le peripezie quotidiane di un comune gatto di casa e del suo padrone. Tofield è proprietario di tre gatti, e anche questo si vede. In che senso? Nel senso che quanto ci viene proposto nei suoi cortometraggi animati non è solo comico: è anche maledettamente vero.
Intendiamoci, i video di Simon's cat fanno ridere... ma i proprietari di gatti rideranno il doppio. Spesso si ritroveranno a dire "Si, anche il mio gatto fa proprio così!".
L'autore è un maestro nel cogliere tutti i piccoli comportamenti che fanno di un gatto... bè, un gatto. Impercettibili movimenti delle orecchie, occhi sgranati, piccole manie (come ad esempio l'eterna indecisione dei gatti di fronte alle porte aperte -entro o non entro?-) fanno di ogni cortometraggio un piccolo capolavoro di vita quotidiana.
L'audio è ridotto ai minimi termini. Non c'è musica, solo rumori e tutta la gamma di versi e versetti tipici dei gatti (che, tra l'altro, è lo stesso Simon a fare). E secondo me è perfetto così.
E no, non sono solo cazzatine da web... Wikipedia dice:
Il primo episodio (Cat Man Do) si è aggiudicato il premio Best Comedy ai British Animation Awards 2008. Il secondo (Let Me In!) ha ricevuto il premio Most Outstanding Animation alla settima edizione del "Animae Caribe, Caribbean Animation Awards Festival". Il terzo (TV Dinner) è stato trasmesso dal programma The Culture Show di BBC2 il 15 giugno 2008 prima di essere caricato su YouTube.
Da un'idea così semplice è esploso un fenomeno web, in seguito al quale sono stati pubblicati tre libri, a cui vi consiglio caldamente di dare un'occhiata. Sono raccolte di vignette e piccole strip comiche: non vi leggerete una sola parola, ma sono esilaranti ed espressive ai massimi livelli.

Qui trovate tutti i cortometraggi pubblicati fino ad ora: http://www.simonscat.com/Films/
Il sito è una vera e propria community di gattofili (si, ci sono anche io con le mie due piccole pesti nere).

Insomma, ridete un po' anche voi.
Se siete sotto stress come me vi farà bene.
Se non lo siete, vi farà bene lo stesso.

Fred

Cioè, guardatelo. Sembra uscito dal calderone di una strega

 Sono un po' preso con i regali di Natale (fatti a mano, qui circolano pochi soldi), quindi in questi giorni aspettatevi post veloci veloci.

qualche tempo fa mi sono portato a casa dal negozio della Lush di Venezia una saponetta che mi aveva attirato per il suo aspetto bizzarro (scorza nera e ripieno verde) e per gli ingredienti per me più che allettanti: menta, mela e chiodi di garofano.

Sto parlando del Fred, il mattoncino fresco/dolciastro/speziato/ceroso.

Lush ci dice:
Se siete dei tipini un po' nervosi sempre alle prese con qualche insidioso pruritino, Fred vi darà una mano. Infatti, tra le sue qualità ci sono quelle della menta, rinfrescante e calmante (sia per i nervi che per la pelle), quelle dei chiodi di garofano e quelle della mela (tonificante). Ideale per ritemprarsi dopo una lunga giornata di lavoro.
Questa volta devo dire che sono rimasto un po' perplesso. Non è un cattivo prodotto, ma nemmeno eccezionale. Non mi ha cambiato la vita, ecco.
Ha un ottimo profumo (se vi piacciono la menta e le spezie) ed effettivamente fare una doccia usando questo sapone ha un bell'effetto rilassante.
Ma a livello di pelle non mi ha cambiato nulla.
Oltretutto, a parer mio va bene per la doccia quotidiana o per rinfrescarsi: se siete reduci dalla palestra, da un qualsiasi allenamento o più semplicemente puzzate di capra stagionata (come succede a me), continuerete a puzzare di capra stagionata. Un po' meno, certo, ma l'odore non se ne andrà via del tutto.
Quindi, nonostante trovi il profumo abbastanza maschile, lo consiglio alle signorine (che, si sa, puzzano di meno... noi abbiamo il testosterone che ci frega).
Oltre a questo, Fred è un efficacissimo allarme antipeli. Mi spiego meglio. La scorza nera che ha intorno altro non è che cera. Se avete peli su gambe/braccia/pancia/petto/eccetera, vi si attaccherà senza pietà. E saprete che è il momento di fare una ceretta o una bella rasatura.

Quindi, ricapitolando: ottimo profumo, rilassante, ma non toglie gli odori più putrescenti e si attacca ai peli. Ragazzi pelosi avversi alla depilazione, tenetevene alla larga.
Dimenticavo: è un prodotto Bye Bye, quindi una volta finite le scorte nei negozi sarà disponibile solo online.

Cosa ci trovate dentro (esattamente):
Olio di Colza; Olio di Cocco (Brassica napus; Cocos nucifera), Glicerina Vegetale (Glycerine), Acqua (Aqua), Succo di Mela (Pyrus malus), Acqua (Aqua), Sodium Hydroxide, Sodium Stearate, Menta (Mentha piperita), Olio Essenziale di Menta Verde (Mentha viridis), Olio Essenziale di Chiodi di Garofano (Eugenia caryophyllus), Olio Essenziale di Menta Piperita (Mentha piperita), Sale (Sodium chloride), EDTA, Tetrasodium Editronate, *Eugenol, *Limonene, Profumo (Parfum), Estratto di Gardenia (Gardenia jasminoides), Colore 42045.

Quanto vi costa:
100 grammi - 4,85 €
200 gammi - 9,70 €
Io sono del parere che una saponetta da cento grammi basti e avanzi, a meno che non ne vogliate di più per farla a pezzetti personalmente (magari spartendola con amici e parenti).

LUSH.IT  
date un'occhiata al sito della Lush, mi raccomando, 
è tutta robbba bbbuona per voi e per l'ambiente!

Ragù vegetale

Oggi per la prima volta vi propongo una ricetta salata

Una delle cose che mi mancano di più del mangiare carne è il ragù. Il caro vecchio pomodoroso ragù.
Ma, convinto che un'alternativa ci fosse, come prima cosa sono andato al supermercato. E di ragù vegetali ce ne sono a iosa. Ne ho provati e molti sono davvero buoni. Il problema è il prezzo. Come tutti i sughi pronti costa un occhio della testa (e sono più che convinto che sborsiamo beuri soprattutto per il barattolo di vetro).
Così, ho optato per una soluzione più economica ed ecologica (e anche più logica e basta): me lo cucino da me.
Preparare un ragù vegetale è semplice ed esistono tantissime varianti, come per il ragù di carne. Ma proprio come per quest'ultimo la ricetta è semplice... farlo davvero buono un po' meno.

Ecco la ricetta base:
  • 2 cipolle
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano
  • 150gr di piselli freschi
  • 5 cucchiai di olio
  • 1 cucchiaino di maggiorana e/o timo
Tritate le verdure e mettetele a cuocere in una casseruola; cominceranno a perdere acqua. Cuocete a fuoco basso finché non si saranno asciugate (una decina di minuti dovrebbero bastare), stando attenti che non si attacchino alla pentola.
Aggiungete un bicchiere di acqua e i piselli, proseguendo la cottura per altri 20 minuti. Quando i piselli saranno cotti, insaporite con olio, maggiorana e timo.

Come già detto questa è la ricetta base.

Vi propongo anche questa versione sulla quale ho messo le manine io, è un po' più sostanziosa e simile al ragù vero e proprio:
  • 2 cipolle
  • 2 carote
  • 2 coste di sedano
  • 200gr patate
  • 300gr passata di pomodoro
  • 1 bicchiere di brodo vegetale
  • 5 cucchiai di olio
  • 1 cucchiaino di maggiorana e/o timo
  • Basilico fresco
Di nuovo, tritate le verdure e mettetele a cuocere in una casseruola; cominceranno a perdere acqua. Cuocete a fuoco basso finché non si saranno asciugate (una decina di minuti dovrebbero bastare), stando attenti che non si attacchino alla pentola (copiaincolla powah!).
Sbucciate le patate, tagliatele a cubetti e aggiungetele alla verdura insieme a un bicchiere di brodo vegetale. Cuocete per 15-20 minuti a fuoco basso, aggiungete il pomodoro, aggiustate di sale e proseguite la cottura finchéle patate risultaranno tenere. Insaporite con olio, maggiorana, timo e basilico.

E' un po' più lunga ma ne vale la pena!

The Legend of Zelda: Skyward Sword

IGN ha definito Skyward Sword il miglior capitolo della saga mai creato

Avevano iniziato a stuzzicarci già più di un anno fa, annunciando il titolo all'E3 Expo di Los Angeles, ma ci hanno fatto aspettare parecchio.
Ma ora, dopo ben cinque anni di attesa, è finalmente arrivato il nuovo capitolo della saga di Zelda su Wii. Sto parlando di The Legend of Zelda: Skyward Sword.
Inutile dire che, dopo essere (s)venuto, sono corso a procurarmelo.
E ora, dopo una decina di ore di gioco, eccomi a riportarvi le prime impressioni, premettendo che si, ci ho giocato sulle dieci ore, ma con calma. Più o meno come faccio con tutti gli Zelda, mi prendo tutto il tempo necessario per esplorare, ficcanasare, importunare i personaggi e, insomma, cazzeggiare in libertà.

La trama... Link deve salvare Zelda e blablabla... lo sappiamo vero? Non mi dilungherò troppo, perché, seppure l'ambientazione sia completamente differente, il succo è sempre quello.
E' dell'ambientazione che voglio parlarvi. Link questa volta è un abitante di Oltrenuvola, un arcipelago di isole galleggianti sopra una coltre impenetrabile di nuvole (ma và?). Il mezzo di locomozione utilizzato sono i solcanubi, enormi pennuti dalla faccia non troppo sveglia. No, niente Epona questa volta.
Nessuno è mai sceso sotto la coltre di nubi e i pennuti si rifiutano di volarci dentro.
Ma le leggende narrano di un mondo al di sotto delle nubi, chiamato Terra, un mondo molto più vasto di Oltrenuvola...

Il gioco si divide quindi tra due mondi, un po' come in Twilight Princess, ma invece del mondo normale e delle terre del crepuscolo, abbiamo Oltrenuvola e la Terra.
E per quanto vedo, l'interazione è costante e ben sviluppata.

La prima cosa che salta all'occhio è la grafica. Stiamo parlando di un titolo per Wii, quindi non è dettagliata o realistica come potrebbe essere quella di un titolo per PS3 o Xbox. Ma, sinceramente poco importa.
Così, di petto, mi sentirei dire che è un bel miscuglio tra Twilight Princess e Wind Waker. Possibile? Bè, si. E' realistica come in Twilight Princess, ma sfoggia colori sgargianti e creature buffe e bizzarre come Wind Waker. Nel complesso, sembra un continuo dipinto in stile naif, complici gli sfondi e gli oggetti in lontananza, che sembrano dipinti su tela, acquisendo dettagli e tridimensionalità man mano che ci si avvicina.
I personaggi e le creature che incontreremo nell'avventura, come già detto, sono bizzarri e costantemente sproporzionati. Nonostante questo, alcune ambientazioni e passaggi riescono ad essere estremamente suggestivi.
L'animazione è fluida, e Link reagisce benissimo ai diversi terreni su cui si muove, regolando l'inclinazione del corpo e offrendo reazioni sempre credibili e naturali.
Quindi, la grafica non è ai massimi livelli, rispetto a quello che c'è tutt'ora in commercio, ma riesce ad essere grandiosa a modo suo. E si sa che la grafica non fa il gioco.

E palando del gioco, o per meglio dire del gameplay, è qualcosa di spettacolare.
E' complesso, appagante ed incredibilmente vario. La fluidità con cui si passa dall'esplorazione del mondo ai dungeon è fluida come in Twilight Princess se non di più, ma rispetto ai capitoli precedenti, sono state apportate parecchie innovazioni, a partire dai movimenti stessi.
Rispetto al capitolo precedente c'è un uso maggiore della sensibilità del Wii Motion Plus. Più varietà nei colpi inferti con la spada, l'utilizzo dell'inclinazione del Wii Motion per saltare lungo i rampicanti o le scale, per lanciare o far rotolare oggetti, controllare determinati strumenti, oscillare dalle corde, bilanciarsi su corde tese e controllare la direzione quando si è in caduta libera o in volo.
A livello di strumenti, troveremo vecchie conoscenze come la fionda, insieme a oggetti del tutto nuovi. Questo ovviamente comporta nuovi puzzle da risolvere.
Anche la maggiore varietà di colpi portati con la spada apre nuove possibilità di combattimento. Da questo punto di vista, Skyward Sword è molto più tecnico di Twilight Princess, visto che ogni nemico richiede una differente strategia di combattimento. E il livello di difficoltà in questo modo cresce: non solo nuovi puzzle, ma anche nemici tatticamente più impegnativi.
Altra novità è la restrizione di portare con sè un numero limitato di oggetti secondari (ampolle, faretre aggiuntive eccetera). Questo numero potrà crescere nel corso del gioco, ma gli oggetti "di troppo" verranno inviati ad un deposito.
I forzieri che troveremo a Oltrenuvola non saranno tutti apribili immediatamente: alcuni andranno prima "attivati" colpendo dei cubi sulla Terra, e solo dopo potremo impossessarci del loro contenuto.
Dal punto di vista "collezionistico" non c'è da restare delusi: potremo dare la caccia, amati di retino, agli insetti o cercare metalli, minerali e parti di mostri. I primi serviranno per modificare e potenziare le pozioni, i secondi per potenziare gli strumenti e lo scudo. Ah, dimenticavo: ora lo scudo si può rompere. Non solo prendere fuoco, come nei capitoli precedenti, ma se usato troppo si romperà. Potremo sempre portarcene uno di riserva o far riparare il nostro.
Oltre alla nuova barra di resistenza dello scudo, c'è un ulteriore parametro: la resistenza di Link. Per compiere determinate azioni, come scattare di corsa, arrampicarsi, spingere casse e altro ancora, consumeremo energia, che comunque si ripristinerà in fretta, ma in ogni caso ci porrà nuove limitazioni.

Infine, le musiche: oltre a nuovi brani, avremo modo di riconoscere tanti vecchi cavalli di battaglia che ci hanno tenuto compagnia per tanti anni... effetto nostalgia assicurato.

Potrei parlarne ancora a lungo, ma diventerei tedioso, e preferisco limitare la lunghezza dei post.
Conclude quindi dicendo che io ne sono già rimasto affascinato. Ha tutto quello che dovrebbe avere un buon videogioco per me: c'è azione, c'è tattica, ci sono puzzle da risolvere, ha un comparto grafico ottimo, delle belle musiche e missioni secondarie che garantiscono ore e ore di gioco.

Giocateci anche voi... e buon 25° anniversario a tutti gli zeldisti!