Mochi!

Gommosi, deliziosi, odiosi mochi <3

I mochi,  o meglio i daifuku, sono dei dolcetti giapponesi fottutamente buoni. Almeno, per i miei gusti. Adoro la loro consistenza gommosa.
Spesso vengono chiamati semplicemente mochi; in realtà il termine si riferisce solo alla pasta bianca che racchiude il ripieno.
Però mochi suona meglio.
Mettendo da parte le sottigliezze, questi dolcetti sono facili da preparare, si tratta di un impasto di farina, zucchero e acqua con un ripieno a scelta, tradizionalmente di marmellata di fagioli dolci, ma metteteci quello che vi pare. Io li faccio con la marmellata.

Oggi mi sono messo a fare questi cosi, e con un po' di mano si riesce a sbrigarsela in meno di mezz'ora. C'è un unico inconveniente: sono FISICAMENTE dolorosi da preparare. Perché il maledetto impasto va lavorato bollente o comunque molto caldo.

Ma veniamo alla ricetta. Non c'è da spaventarsi per le dosi da misurare in tazza (io che sono pignolo all'inizio ho storto il naso, ma è davvero il metodo migliore).
Se dovete prepararne tanti, usate queste dosi a più riprese: non ha senso farne di più, visto che già con queste dosi farete appena in tempo a lavorarli prima che si raffreddi tutto, specialmente se siete alle prime armi.

Dicevamo:

1 tazza di farina di riso glutinoso (è importante che sia glutinosa, altrimenti non otterrete un impasto appiccicoso, e la cosa è vitale. Può non essere così facile reperirla, cercate in negozi specializzati in prodotti orientali, negozi con prodotti particolari o, al limite, negozi online. Io l'ho scovata da Caberlotto a Mestre);
1/4 di tazza di zucchero (potete arrivare ad 1/3 di tazza se amate i sapori estremamente dolci, io invece mi tengo addirittura scarso sul quarto di tazza, preferisco un gusto più neutro);
3/4 di tazza di acqua

per lavorarli sarà necessario dell'amido di mais con cui infarinarsi le mani o vi appiccicherà addosso, con conseguenti bestemmie -ricordiamoci che l'impasto sarà bollente-

Versate gli ingredienti direttamente in un contenitore adatto al microonde e mescolate finché non ci saranno più grumi. Copriteli con pellicola trasparente (non tendetela troppo, vedremo poi perché) e metteteli nel microonde a 600w per 4 minuti.

Se il vostro microonde non ha 600w di potenza esatti, come il mio che salta da 500w a 650w, preferite un valore inferiore, magari cucinate mezzo minuto di più.
Per quanto riguarda la cottura, io utilizzo una pirofila e il fatto che la pappetta sia disposta su una superficie più ampia la fa cuocere prima. Cuocio per 3 minuti e mezzo a 500w.

A questo punto togliete il contenitore dal forno, sollevate la pellicola e mescolate di nuovo. Se avrete teso troppo la pellicola sarà difficile toglierla adesso. Fate attenzione che il recipiente sarà pieno di vapore bollente.
Fate questo passaggio più velocemente possibile, visto che siamo solo a metà cottura.
Ricoprite co la pellicola e fategli fare un altro giro in microonde, stesso tempo, stessa potenza.

Ora iniziano i dolori. Tirate fuori il tutto, togliete la pellicola e con l'aiuto di una spatola, formate una palla, cospargetela di amido di mais e "lisciatela".
Infarinatevi per bene le mani nell'amido e prendete un pezzetto di pasta a seconda di quanto li volete grandi (io faccio dei bocconcini grandi come una pallina da ping pong). Ah, non serve a nulla tirare, per spezzare la pasta dovete torcerla.
Fate una pallina e appiattitela nel palmo della mano, poi metteteci sopra il ripieno. La marmellata di fagioli dolci è abbastanza solida, altri ripieni invece, come le nostre marmellate o la nutella sono più liquidi, quindi non esagerate o avrete problemi a chiuderlo.
Ripiegate i bordi del disco su se stesso, pizzicandoli tra loro per chiudere il mochi. Appiccica da morire, quindi è relativamente semplice.
Per chi usa la marmellata: l'impasto "bagnato" di marmellata non appiccica più su se stesso: se sporcate eccessivamente la pasta tentando di chiuderla, potete pulirla con della carta da cucina.
Ricodate di rotolarli di nuovo nell'amido prima di metterli su un piatto... o si appiccicheranno alla sua superficie.

Fate palline di questo tipo finché non finite la pasta. Se li conservate in frigo vi dureranno un paio di giorni.

E ricordate: sono tanto carini da vedere quanto bastardi da preparare... ma sono troppo buoni.