Sangria

Di questa roba ne berrei a litri, scivola giù fin troppo facilmente

 Oggi vi propongo un cocktail che amo a livelli smodati: la sangria.
E' tanto semplice da preparare quanto buono, e si presta a tutte le ore del giorno (e della notte). Va bene come aperitivo, va bene come dessert, va bene durante il brunch o a metà pomeriggio.
E, si, va bene anche d'inverno, nonostante sia spesso il protagonista di tante festicciole estive.
Non esiste una ricetta ufficiale: in Spagna ogni regione ha una sua versione personale, ma la base è uguale per tutti. Poi ognuno può arricchirla come più gli piace.

Qualche accorgimento base però è d'obbligo.
  • La sangria andrebbe preparata al momento. Molti mescolano gli ingredienti e li lasciano raffreddare nel frigorifero per ore, tutti insieme. In questo modo però lo zucchero intacca la frutta, la quale macera nel vino, il quale a sua volta viene rovinato sia dalla frutta che dallo zucchero, perdendo così il suo aroma.
  • E' un cocktail da servire molto freddo. Per ovviare alla necessità di prepararlo al momento, usate ingredienti tolti direttamente dal frigorifero.
  • Il vino deve essere preferibilmente un rosso dal colore intenso, fermo (ovvero senza bollicine), e di buona gradazione alcolica.
  • Il superalcolico che di solito viene aggiunto non serve per alzare il grado del cocktail, ma per aromatizzarlo ulteriormente. Quindi non esagerate.
Tradizionalmente, la sangria si prepara in caraffe, quindi come prima cosa vi dò la ricetta base con le proporzioni, appunto, da caraffa.

Procuratevi:
  • una bottiglia di vino rosso
  • due arance
  • un limone
  • una mela
  • una pesca
  • tre cucchiai di zucchero
  • un bicchierino di liquore
Versate il vino in una caraffa, aggiungete lo zucchero e mescolate bene. Spremetevi dentro il succo delle arance.
Tagliate la frutta a fettine o pezzetti e tuffate dentro alla caraffa anche quelli.
Aggiungete il liquore, mescolate e... no, non c'è altro.
Personalmente suggerisco di non aggiungere ghiaccio nella caraffa, ma di mettere qualche cubetto di ghiaccio nei bicchieri, subito prima di riempirli.

Se volete, potete aggiungere alla vostra sangria aromi come una stecca di cannella, un baccello di vaniglia (incidendolo per lungo prima di metterlo nella caraffa) o dei chiodi di garofano. Anche per la frutta vi potete sbizzarrire: le fragole e l'uva non ci stanno per niente male.
Spesso viene allungata con soda o gazzosa. A me piace così com'è!

Per quanto riguarda il liquore da aggiungere, sconsiglio caldamente la vodka, in quanto non ha un vero e proprio sapore, aumenterebbe solo il grado senza conferire al cocktail nient'altro. Anche il whiskey secondo me non si sposa troppo bene con la sangria, avendo un sapore molto deciso e spesso torboso. Ma c'è a chi piace anche così.
Invece, il brandy darà un gusto corposo, il rum addolcirà ulteriormente (personalmente io uso il rum giamaicano Myer's, che ha forti note di vaniglia), il gin darà un tocco inconfondibilmente speziato e pungente. Per accentuare il sapore agrumato usate il Cointreau, per renderlo più dolce e corposo il Grand Marnier.

E se volessimo farci un bicchiere di sangria al volo, tanto per gradire?
E' un po' meno semplice, visto che dovrete tagliare della frutta che andrà consumata entro breve (non si butta via nulla!!!).
Comunque sia: mettete in un bicchiere (a me piace farlo in un calice a coppa, ma anche un old fashioned o un tumbler basso vanno più che bene) tre o quattro cubetti di ghiaccio, aggiungete un cucchiaino di zucchero e un goccio di liquore.
Spremeteci del succo di arancia, colmate con il vino e mescolate bene.
Guarnite con una scorzetta o fettina della suddetta arancia insieme a una fetta di mela o pesca. Se volete aggiungete soda, gazzosa o acqua tonica.

Provatelo anche voi, è uno dei miei cocktails preferiti. Occhio però che dà dipendenza.