Notte buia, niente stelle

Ci sono scelte che cambiano la vita per sempre

A quanto tempo fa risale la mia ultima recensione libresca? Eh, un po'.
Non perché abbia smesso di leggere, ma perché mi ero impantanato in un mattone di ottocento pagine di una pesantezza immane. Bellissimo, attuale, agghiacciante, ma pur sempre un mattone.
E ovviamente sono troppo pigro per recensirlo, così vi dico due parole sul libro che ho letto dopo, quattrocento pagine divorate in due giorni.

Come devo avervi già etto, sono un grande appassionato di Stephen King. Amo il suo modo di scrivere, la gestione delle trame, i soggetti, i personaggi. Ciò non significa che mi tutti i suoi libri, alcuni mi hanno lasciato deluso, altri mi sono piaciuti di più. E' un essere umano anche lui e ha scritto le sue cagate, come sono un essere umano io e sono perfettamente in grado di appezzare una cazzata e di storcere il naso di fronte ad un libro magari migliore. Quindi, si parla sempre di punti di vista (per quanto l'obiettività letteraria esista eccome).
Una delle ultime raccolte di racconti di King, "Al Crepuscolo", mi aveva deluso profondamente, così ho aspettato un bel po' prima di leggere l'antologia successiva.
Nel fattempo poi ho letto "Scheletri", una raccolta di racconti a dir poco superba, quindi le mie aspettative erano calate a picco.
Invece questo "Notte buia, niente stelle", mi ha piacevolmente sorpreso. Mi sono trovato tra le mani un prodotto buono, davvero buono, nel quale il Re ha saputo dimostrare ancora una volta la sua abilità nei racconti brevi.

Come prima cosa, come sempre, vediamo le trame.

1922
Cosa fareste se vostra moglie volesse vendere la terra di sua proprietà ad una ditta che la trasformerebbe in un porcile industriale, facendovi svegliare tutte le mattine con la puzza di maiale e inquinando l'acqua del ruscello di viscere ed escrementi? Accettereste la proposta di lei di vendere in blocco l'attività che vostro padre ha messo in piedi con tanta fatica per trasferirvi in una città che appare ostile e sconosciuta?
Siamo nel secondo decennio del '900 e Wilfred, contadino orgoglioso delle proprie radici anche se non stupido, è irremovibile: non può accettare una proposta del genere. Presto il modo più semplice per mettere fine al diverbio che sta intaccando il proprio matrimonio (nonché, a parer suo, il proprio futuro e quello del figlio) diventa chiaro: la moglie deve sparire.
Ma convivere con le mani sporche di sangue e il senso di colpa di aver coinvolto e forse rovinato per sempre anche un ragazzino di soli quattordici anni, rendendolo complice dell'omicidio della madre, non è facile. Può portare alla pazzia, ad allucinazioni e notti insonni.
Ma forse, in fondo in fondo, non si tratta solo di allucinazioni.


Maxicamionista
Cosa fareste se al ritorno da un viaggio tranquillo veniste assaliti da uno sconosciuto energumeno, picchiati, derubati, violentati e poi, dopo essere stati percossi a sufficienza da far pensare al vostro aguzzino di avervi ormai ammazzato, gettati in un fossato?
Tess è ormai sulla quarantina e di professione fa la scrittrice. Al ritorno da una conferenza incontra un uomo il quale, dopo essersi offerto di ripararle l'automobile con una gomma a terra, la malmena, la stupra, la strangola e si disfa del corpo. Per sua sfortuna lei non è morta.
Inizia così nella donna un percorso interiore di trasformazione fatto di paura, vergogna e odio, che la porterà a scoprire che il giorno di quella violenza la vecchia sè stessa è morta. Ora in lei c'è una Tess nuova, una donna fredda e spietata, piena di rancore, alla quale non basta denunciare l'accaduto alla polizia; una donna che vuole farsi giustizia da sola per avere la soddisfazione di regolare i conti in prima persona.


La giusta estensione
Cosa fareste se a nemmeno metà della vostra vita vi fosse diagnosticato un cancro incurabile e un giorno trovaste per strada uno strano vagabondo che vi promette di potervi allungare la vita in cambio di... qualcosa?
E' quello che succede a Streeter, che ha ormai di fronte a sè solo sei mesi di vita, che si prospettano come un inferno di dolore. Sposato e padre di due figli, si è rassegnato al suo destino, quando incontra un tipo bizzarro che si offre di vendergli un' "estensione di vita". Cè un prezzo da pagare però, e non sono solo i soldi, bensì la rovina di una persona a discrezione del protagonista, con la condizione che la conosca bene.
La diffidenza iniziale presto si trasforma in curiosità e in fin dei conti perché non provare?


Un bel matrimonio
Cosa fareste se un giorno scopriste che la persona con cui siete sposati da trent'anni è in realtà un serial killer?
Darcy e Bob hanno condiviso anni di felice vita coniugale, finché una sera lei non si imbatte in prove inconfutabili della colpevolezza del marito in merito a una serie di omicidi avvenuti nel corso degli anni.
Ce fare? Far finta di niente per tutelare i figli? Denunciare tutto alla polizia? Il marito non è in casa e la donna, sconvolta, si trova con addosso un macigno troppo pesante da sostenere: la rivelazione di aver condiviso la vita con un assassino psicopatico che, forse, un giorno potrebbe decidere di essersi stufato anche di lei.


Ho cominciato le quattro trame con quattro domande, e non a caso. I racconti infatti parlano tutti di scelte: scelte sbagliate, scelte giuste, scelte pericolose, scelte egoistiche e scelte sofferte.
I protagonisti si trovano tutti in un vicolo cieco, con le spalle al muro. E' il momento di fare una scelta o di scivolare nell'inferno. A volte la scelta peggiora le cose, più spesso, nei racconti come nella nostra vita, le cose peggio di così non possono andare, o almeno a noi sembra così.
Ma scegliere è difficile, e c'è sempre una pare di noi che vorrebbe rintanarsi al calduccio in un angolo accogliente e dire "fate voi". Farsi guidare come un gregge di pecore è più semplice che prendersi la responsabilità delle proprie azioni, ma talvolta è doveroso agire. E noi, abituati ad avere accanto un metaforico cane-guida, non ci sappiamo autogestirci, e una scelta importante diventa un salto nel vuoto senza paracadute.
con conseguenze spesso disastrose.
In questo libro ritorna l'abilità del Re nei racconti brevi, con personaggi incisivi e mai tratteggiati approssimativamente. Tornano ancora una volta i personaggi femminili tipici dell'autore, donne mature e sicure di sè (leggendo King mi sono fatto un'idea di come debba essere sua moglie).
Il ritmo è incalzante. L'antologia si apre con un racconto che ha un pizzico di paranormale, parte lento e si sviluppa in crescendo, poi ci propone un secondo brano in puro stile thriller, di tensione dall'inizio alla fine, un terzo pezzo breve, egoistico, con un intervento paranormale fondamentale ma non invasivo, e si chiude con uno spettacolare racconto che si svolge praticamente tutto all'interno della mente umana, quasi privo di azione, fatto di bugie e verità nascoste.
Dire che ho divorato questo libro è dire poco. E' una piccola perla che parla dei lati oscuri delle persone, di cosa è in grado di fare un uomo (o una donna) se messo con le spalle al muro. C'è chi scivola nell'egoismo, chi nell'amore, chi nella rabbia e nell'odio, chi si aggrappa ai ricordi.
Ma alla fine c'è sempre, dentro ognuno di noi, un oscuro Mestatore che se ne sta sempre in agguato, a rimescolare i nostri sentimenti e a sguazzare nel torbido, pronto a darci la spintarella necessaria per afferrare un coltello o una pistola e farla finita con quell'individuo che ci rovina la vita e l'umore.
Al confronto il Diavolo tentatore è ben poca cosa: se ci ha mai tentato ha smesso di farlo da tempo. Non ne ha bisogno.
E' nella notte buia dell'animo umano, quando anche l'ultima stella si è spenta, che si risvegliano la vera malvagità e la vera perversione.
Non centrano nè Dio nè il Diavolo, noi esseri umani siamo marci per conto nostro.
E' per questo che facciamo più paura noi di loro.