Non è un western da quattro soldi, anzi, è avanti anni luce rispetto alla maggior parte dei fumetti |
Oggi voglio farvi conoscere un manga che meriterebbe molta più popolarità, in mezzo a tutta l'immondizia che viene pubblicata.
Si tratta di Seton, opera in quattro volumi sceneggiata da Yoshiharu Imaizumi e disegnata al grande maestro Jiro Taniguchi.
Seton è un manga che potremmo definire storico, in quanto ripercorre alcuni episodi della vita di Ernest Thompson Seton, scrittore e illustratore naturalista statunitense, ad oggi considerato il precursore dello scoutismo.
I suoi romanzi più famosi hanno come protagonisti gli animali, ma il manga si basa su un adattamento a fumetti dei diari dello scrittore, la cui figura in Giappone è piuttosto popolare, e i suoi trattati vengono consigliati a livello scolastico.
Ambientata nel Nord America tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900, l'opera ci propone episodi di confronto tra l'uomo e la natura, tratteggiando un quadro di abitudini ed equilibri oggi completamente scomparsi.
I quattro volumi di cui è composta l'opera sono leggibili anche singolarmente.
1. Lobo, il re dei lupi
Nelle sconfinate pianure americane, Seton, ormai adulto, si trova a confrontarsi con un branco di lupi che fa sistematicamente razzia di bestiame. Il capobranco, chiamato Lobo dai mandriani, è diventato un animale quasi leggendario: è scaltro, prudente, considerato imprendibile.
E' l'inizio di una caccia senza quartiere per catturare l'inafferrabile animale, durante la quale si svilupperà un rapporto di competizione, frustrazione, ma anche profondo rispetto.
2. Il ragazzo e la lince
Un giovanissimo Seton si trova bloccato in una capanna in mezzo ai boschi, ospitato da parenti. Il padre di famiglia è costretto ad assentarsi per qualche tempo a causa di una malattia, che entro breve arriverà a debilitare anche il resto della famiglia, lasciandoli debilitati e vulnerabili.
Intanto, fra i boschi si aggira una lince: ha due cuccioli da sfamare, e il cibo scarseggia. Presto si avvicinerà alla casa, iniziando a rubare il cibo e a diventare un serio pericolo per le persone, ormai quasi incapaci di difendersi.
3. Il cervo di Sandhill
Seton, ormai adolescente, trascorre un periodo tra le foreste innevate americane. I cacciatori del posto gli rivelano che da quelle parti si aggira un maestoso cervo al quale tutti danno la caccia, ma che è impossibile catturare.
Con la presunzione tipica dell'uomo, il giovane inizia la caccia. Durante le peregrinazioni sulle tracce del cervo, avrà modo di esplorare luoghi isolati e suggestivi, di entrare in contatto con la cultura dei nativi americani e di intraprendere un viaggio interiore che lo porterà ad una maggiore consapevolezza di sè e degli equilibri naturali che lo circondano.
4. Monarch, l'orso del monte Tallac
Nell'ultimo volume, il protagonista viene a conoscenza della storia di Jill e Jack, due cuccioli di orso allevati dal cacciatore che ne aveva ucciso la madre, e dai quali si è poi dovuto separare.
Seguiremo la travagliata vita dei due animali, passati di mano in mano a padroni diversi, della loro riconquista della libertà e della loro natura primitiva.
Questo manga ha molto da dire. Si può, in un certo senso, definire "ambientalista", pur esulando dal concetto di ambientalismo e animalismo moderni.
Con Seton, infatti, si ritorna ad un rapporto uomo/natura più antico e puro, nel quale sopravvive il più forte, con la punta di amarezza che nasce dal constatare che l'uomo alla fin fine ha sempre la meglio. Il che non è sempre un merito.
L'animale infatti, agisce per sopravvivere. L'uomo arriva ad un comportamento tale solo in casi estremi; più spesso assedia e distrugge la natura per interesse personale.
Il lupo, la lince, il cervo e l'orso non agiscono mai per malvagità o scherno nei confronti dell'uomo: seguono i loro istinti e si adattano alle circostanze. L'uomo è più versatile e agisce per motivi differenti: interesse, presunzione, sopravvivenza.
Ed è questo che sminuisce la razionalità dell'uomo di fronte alla natura: per quanto possa ucciderla, rovinarla, avere la meglio su di essa, appare sempre minuscolo, incoerente, contraddittorio.
Ma la forza del manga sta proprio nello spiegare questi rapporti senza forzare una morale: giusti o ingiusti che siano, li presenta in modo diretto, neutrale, facendo vivere a noi quelle esperienze attraverso gli occhi del protagonista.
Il quale, in quanto uomo, cerca di elevarsi al di sopra della natura, ma al contempo nutre per essa un profondo rispetto. Cerca di stabilire un legame con gli animali: a volte ci riesce, a volte no, lungo un percorso di crescita interiore che lo porta man mano a comprendere come rapportarsi ad essi e a riconoscere i limiti che esistono nella convivenza tra uomo e madre Terra.
Il tratto di Taniguchi è splendido ed esula dallo stile manga classico, fondendosi ampiamente con le tendenze europee e americane e vertendo nettamente sul realistico, pur mantenendo un leggero tocco caricaturale per accentuare le espressioni, soprattutto negli animali.
L'anatomia è estremamente curata e l'autore rappresenta con mestria uomini, animali e paesaggi, abbondando in dettagli minuziosi e ricercati. Le tavole sono ricche di retini, che si amalgamano perfettamente con il chiaroscuro tratteggiato e le campiture di nero pieno, dando la sensazione, ad ogni vignetta, di osservare un piccolo quadro.
Ma nonostante questa ricchezza di dettagli, i disegni godono di un eccellente dinamismo e fluidità, risultando sempre freschi e leggeri, con tavole che sono allo stesso tempo piene ma pulite.
In conclusione, è un'opera diretta, genuina, a tratti dura e a tratti poetica, totalmente scevra di facili moralismi e di pretese di elevazione o nobilitazione dell'uomo o dell'animale al di sopra di ciò che veramente sono.
Un manga poetico, profondo, con grandi lezioni da impartire.